La scena del morso ormai la conoscono tutti. Non è l’errore di Baggio nel ’94, non è l’urlo di Tardelli, e nemmeno l’incredulità di Grosso nel 2006 dopo il gol alla Germania. Eppure è bastato un secondo all’attaccante uruguayano Suarez per entrare nella storia del nostro calcio. Ancora di più, però, è entrato “a gamba tesa” nel marketing virale. Vediamo come.
Uno dei primi non poteva che essere McDonald’s. Fiutata all’istante la possibilità di far ridere milioni di persone, ecco quanto poco ci ha messo l’Ufficio Marketing a mettere online il Tweet. Notare l’orario: 8:23. La partita, insomma, era finita da una ventina di minuti circa! E vediamo anche poco sotto.. addirittura 77mila retweet e 30mila “preferiti”! Certamente uno dei meglio riusciti nella storia del viral marketing.
E che dire allora di Netflix UK, che consola il povero Luis? In fondo, gli dice, avrai quattro mesi di tempo (a tanto è arrivata la squalifica della FIFA) per goderti la nostra ultima serie tv.
Certo, l’Italia poi non è seconda a nessuno per quanto riguarda il cibo. E una fortuna come questa (mangia italiano!) sembra studiata apposta dal Ministero del Turismo! Non a caso, ecco alcuni altri tweet sull’argomento. Da Barilla, che ci accoglie in modo “materno” per il nostro ritorno..
..a Eataly, che dalle pagine del New York Post fa buon viso a cattivo gioco (è proprio il caso di dirlo), e propone a tutti un assaggio migliore di ciò che consideriamo “cibo italiano”..
Dopo un buon pranzo, è importante lavarsi i denti. Giusto? E come non poteva arrivarci allora anche Listerine..
Voglia di uno snack? Mordi qualcosa che non sia Chiellini!
Insomma, ognuno a suo modo ha capito quanto potesse essere potente un messaggio del genere. Cos’è servito? Ben poco. Un tweet, ben fatto, o una piccola modifica con Photoshop. Et voilà, signore e signori, l’instant marketing è servito!