Aladdin che salva Jasmin e la trasporta sul suo tappeto volante? Dimenticatela, oggi Aladdin si ubriaca e torna a casa a picchiare la sua amata. Biancaneve, non parliamone neanche. E’ appena uscita dalla clinica di reabilitazione, ha un brutto passato alle spalle fatto di droghe sintetiche e acidi. E non parliamo di Cenerentola! Schiavizzata e brutalizzata da una Company leader del settore logistico. Siamo diventati pazzi? Neanche tanto, visto che ormai sembra che i personaggi Disney siano diventati figure espressive del nostro tempo.
Ogni giorno vengono fuori reinterpretazioni “realistiche” di alcuni dei più importanti personaggi cinematografici firmati da Walt Disney. Dalla lotta contro l’omofobia a quella contro la violenza sulle donne, risulta ormai evidente come attori e modelli siano inefficaci per queste battaglie. Ecco allora farsi largo un Pluto abbandonato sull’autostrada, un Pippo gay discriminato, un Paperino ai bordi delle strade. I personaggi femminili sono sicuramente i più utilizzati, invertendo le parti delle principesse e delle regine, che “dalle stalle alle stelle” fanno il giro contrario, trovandosi coinvolte in brutte storie di droga e abbandono, violenza e povertà.
I beniamini dell’infanzia sono oggi l’emblema delle difficoltà contemporanee. Ingiustizie, disuguaglianze sociali, corruzione, violazione dei diritti. Fare breccia nelle menti delle persone attraverso un canovaccio diverso rispetto a quello canonico è un “topos” che ben si sposa con le attualità.
La critica originale partiva dal presupposto che la visione della donna doveva necessariamente essere diversa rispetto agli standard classici della Disney. Una ragazza che deve andare contro tutto e tutti soltanto per sposarsi? No grazie. La Disney questo l’ha capito (a dire il vero, anche prima dei critici), e ha buttato sul mercato personaggi più complessi. Donne emancipate, sessualmente più esplicite, più aperte, più “dominanti” rispetto ai maschi, rilegati talvolta a comparse.
Ma oggi siamo ben oltre la critica sessista. Oggi le Cenerentole e le Cappuccetto Rosso sono emblema del fallimento dei sogni di almeno due generazioni. Sono oberate dal lavoro e drogate, sono alcolizzate e arrabbiate con la società. Come mezzo di comunicazione sono figure potenti, acute, iper-realistiche. E si rispecchiano bene con il presente.