Sappiamo che le persone hanno un maggior attaccamento all’azienda se la sentono “loro”. Per questo è indispensabile coinvolgere ogni singolo lavoratore nella quotidianità. A maggior ragione in quelle aziende che, per la loro natura, possono generare impatti sul territorio. Leggi tutto:
Investire ingenti somme in campagne di comunicazione può rivelarsi del tutto inutile e persino controproducente se le persone che lavorano in azienda non sono direttamente coinvolte nel processo di comunicazione sul territorio. È infatti direttamente a loro che si rivolgono amici, parenti e persino gli oppositori più accaniti mettendolo in difficoltà con domande a cui sembra difficile rispondere.
Da anni – occupandomi della comunicazione per industrie chimiche, petrolifere, cementifici e di smaltimento rifiuti – ho elaborato uno schema di apertura al territorio che prevede una serie di passaggi molto articolati e distribuiti nel tempo, che passa proprio attraverso la formazione del personale.
Un simile processo, va sottolineato, è efficace solo se c’è un forte impegno da parte della proprietà aziendale.
Dapprima c’è la formazione di base per tutti collaboratori riguardo alla filosofia aziendale, il processo produttivo, e i sistemi di prevenzione e controllo da parte dell’azienda e degli enti competenti.
Troppo spesso, infatti, le persone operano quotidianamente in una specie di spazio mentale ristretto.
Chi si occupa di paghe e contributi, ad esempio, non ha nessuna conoscenza del processo produttivo, delle tecnologie utilizzate o dei sistemi di sicurezza e controllo ambientale applicati. E ha le stesse preoccupazioni o gli stessi pregiudizi dei suoi vicini di casa.
Peccato, però, che gli stessi vicini di casa – che conoscono solo lui o lei – gli o le chiedano informazioni, notizie e rassicurazioni sulla propria salute o incolumità.
Nei corsi vengono anche approfondite alcune tecniche di comunicazione rivolte all’ascolto e alla corretta gestione delle opposizioni e delle provocazioni per trasformarle in opportunità di dialogo. Inutile dire che i vantaggi non sono solo verso un miglioramento della relazione sul territorio, ma anche nella quotidianità delle relazioni interne.
Successivamente gli stessi collaboratori, ovviamente se lo desiderano, vengono affiancati nel coinvolgere i loro familiari e loro conoscenti per diffondere informazioni più dettagliate e comprensibili riguardo la propria azienda.
Poi, coloro che hanno parte attiva nella vita sociale del territorio (svolgono attività sportive o sociali), ricevono il supporto per rendere efficace l’apertura dell’azienda attraverso incontri o specifiche formazioni presso le loro associazioni o presso l’azienda stessa.
Questo “modus operandi” genera dei risultati solidi e misurabili nel tempo con un importante vantaggio anche a favore della organizzazione aziendale stessa.
E, soprattutto, consente ad industrie “difficili” di costruire una credibilità socialmente accettata.
Riccardo Parigi